venerdì 24 settembre 2010

Decoder Digitale Terrestre, difficoltà per gli anziani ei neofiti.

TRENTO - Toglietele tutto, ma non la tivù. Mettetevi nei panni della signora Livia, 78 anni, che vive sola in mezzo alle montagne di una splendida valle trentina, senza uscire di casa da novembre ad aprile con il televisore acceso dal mattino alla sera. Quando nei giorni scorsi ha visto sparire le immagini dallo schermo, ha preso il telefono e ha chiamato gli "angeli del decoder". "Aiuto, non mi funziona più la tivù". È solo una dei seimila anziani trentini che finora hanno ricevuto l'installazione a domicilio del decoder per il digitale terrestre. Persone sole che non possono (o non vogliono) contare sull'aiuto di figli e nipoti e che si fanno prendere dall'ansia già di fronte alle matasse di cavi e al nuovo telecomando, figuriamoci se sono in grado di sintonizzarsi sui nuovi canali, magari più e più volte come sta succedendo in questi giorni in Trentino, per andare a caccia di emittenti disperse nell'etere con lo spegnimento dei ripetitori analogici. Ecco l'altra faccia della rivoluzione digitale, proprio quella che dopo Sardegna e Valle d'Aosta sta andando in onda in Piemonte e Trentino Alto Adige (il Lazio partirà il 16 novembre) con una coda di problemi, ricorsi, dubbi, proteste e minacce di non pagare più il canone Rai. Quando per i tecnici dei ripetitori è tutto a posto, comincia il lavoro tra le mura domestiche. Gli anziani sono i più deboli, come risulta da una ricerca della facoltà di Sociologia dell'Università di Trento, basata proprio sul lavoro degli "angeli del decoder", quei ragazzi che - pagati dalla provincia autonoma di Trento - dalla primavera scorsa di lavoro fanno proprio questo: installano decoder a domicilio, gratis, agli anziani con più di 75 anni. Ansia, rabbia, impazienza: ecco cosa succede quando togliete la televisione a un anziano abituato a quella voce sempre in sottofondo. Un trauma. E poi i problemi tecnici: incapaci di adattarsi al doppio telecomando, ci sono vecchietti che si confondono e puntano il comando del televisore verso il decoder e viceversa, lamentandosi perché il canale non cambia e il volume non si alza. Gli uomini, più orgogliosi delle donne, cercano di arrangiarsi. Ma non è facile collegare un apparecchio degli anni Settanta (gli "angeli" hanno trovato anche questo) a un decoder digitale del 2009. Sperando che l'antenna sul tetto sia in regola e che ci sia una presa elettrica libera. Se durante lo zapping parte un menu interattivo è il panico: meglio spegnere tutto. Forse chi ha organizzato la transizione digitale non immaginava che protagoniste della rivoluzione in molti casi sarebbero state le badanti, incapaci di leggere manuali di istruzioni in italiano. "Si fa presto a dire digitale, ma il vero obiettivo è portarlo nelle case della gente", spiega Pierfrancesco Fedrizzi, responsabile comunicazione del progetto. Mentre il sociologo Carlo Buzzi, autore dello studio, parla di rivoluzione incompresa, almeno per gli utenti più anziani: "A loro interessa solo riuscire a vedere i soliti canali, le nuove frontiere digitali non le conoscono e non le capiscono". Altro che interattività.

sabato 31 luglio 2010

Servizi ADSL tramite il WiMax , nelle province di Calderara di reno, Ozzano e Molinella

Attivati a Calderara di Reno i servizi a banda larga WiMax di Retelit Dal 22 di giugno il nuovo sistema di telecomunicazioni senza fili “WiMax” sarà disponibile sul territorio del comune di Calderara di Reno e nei comuni limitrofi. L’attivazione del servizio a Calderara di Reno rappresenta il primo risultato dell’accordo siglato tra Regione Emilia-Romagna, Lepida S.p.A. ed il gruppo Retelit S.p.A. L’impianto di Calderara di Reno copre oltre all’area comunale le frazioni limitrofe (Tavernelle, Sacerno e Longara) affette da digital divide. Grazie al servizio di connettività a banda larga WiMax di Retelit in molte aree rurali dell’Emilia-Romagna non raggiunte da fibre o troppo distanti dalle centrali telefoniche sarà possibile usufruire di una connessione a larga banda con elevata qualità di servizio, assicurando un notevole grado di affidabilità ed elevati standard di sicurezza, navigare in Internet, effettuare telefonate in VoIP, trasmettere e ricevere contenuti audio e video, superando il digital divide che le caratterizza. I servizi WiMax a banda larga rappresentano un’alternativa valida alle tradizionali linee ADSL grazie all’ampia offerta e a tempi d’attivazione rapidi. Il servizio di connettività sarà erogato e gestito da Retelit, tramite la società del gruppo e-Via S.p.A. (titolare dei diritti d’uso della Frequenza 3,5 Ghz e proprietaria delle infrastrutture tecnologiche)e commercializzato dal partner locale di Retelit, Freemax, al quale cittadini e imprese potranno fare riferimento per conoscere l’offerta ed attivare il servizio. Il caso del comune di Calderara di Reno si configura anche come esempio di attuazione della sinergia tra pubblico e privato: Regione Emilia-Romagna, Comune di Calderara, ARPA, Lepida S.p.A. ed il gruppo Retelit S.p.A. hanno messo a fattore comune le proprie risorse ed infrastrutture per raggiungere questo importante risultato. La Regione, Lepida S.p.A. ed il Comune hanno reso disponibili gli spazi per ospitare gli impianti WiMax e dato visibilità all’iniziativa, Retelit ha investito nelle infrastrutture tecnologiche, nell’esercizio della rete e nel marketing. Nei prossimi mesi saranno attivati i servizi WiMax a banda larga nei territori di Molinella e di Ozzano dell’Emilia, sempre secondo il modello di collaborazione previsto dal protocollo di intesa tra la Regione Emilia-Romagna, il gruppo Retelit e Lepida S.p.A. Installatore di Zona: Sebaimpianti S.r.l Fonte: Lepida S.p.a

sabato 17 luglio 2010

Digitale Terrestre. Il 60% delle antenne di bologna andranno adeguate.

Troppe le zone a rischio "nero". E ora ci sono anche i falsi antennisti Bologna, 28 giu. - Scatta l'allarme per il passaggio di Bologna al digitale terrestre. .. Il 60% delle antenne sotto le Due Torri non e' idoneo alle nuove trasmissioni, afferma Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida spa, la societa' della Regione che si occupa delle infrastrutture di telecomunicazione in Emilia-Romagna. Tutti i sindaci del bolognese sono stati avvisati oggi, durante la Conferenza metropolitana nella sede della Provincia di Bologna, e invitati a fare un censimento su tutto il territorio per verificare quali zone rischiano di rimanere scoperte dal segnale. "Il censimento va fatto entro l'estate - afferma Mazzini - a settembre dobbiamo essere pronti". Alla presenza della presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, e dell'assessore provinciale alla Comunicazione, Marco Pondrelli, ai sindaci e' stato dipinto un quadro molto problematico. Dal 21 ottobre al 25 novembre ci sara' il passaggio al digitale terrestre anche della provincia di Bologna, "senza gradualita'- sottolinea Pondrelli- il rischio e' di un aumento del divario tecnologico", il cosiddetto digital divide. Il problema, spiegano a Palazzo Malvezzi, non riguardera' infatti solo la risintonizzazione dei canali, ma in molti palazzi bisognera' intervenire sull'antenna e in molte zone, soprattutto in montagna, serviranno impianti nuovi. Cambiando la tecnologia, spiega Fabrizio Boccola, direttore del settore Comunicazione della Provincia, i vecchi ripetitori smettono di funzionare e molte zone quindi resteranno scoperte dal segnale. L'adeguamento degli impianti sara' un intervento costoso e non e' chiaro chi dovra' farsene carico. "Il problema grosso sono le antenne - afferma dunque Mazzini - il 60% degli impianti a Bologna non e' idoneo. Il capoluogo e' il territorio piu' difficile e sfortunato di tutta l'Emilia-Romagna", aggiunge il direttore di Lepida, dal momento che in altre province le antenne non idonee sono solo il 10%. Sono soprattutto le emittenti locali ad essere a rischio, continua Mazzini, perche' servono grossi investimenti per fare il passaggio dall'analogico al digitale. "Tutti gli impianti delle grandi emittenti nazionali resteranno invece accesi- assicura il direttore di Lepida- Rai e Mediaset hanno anche annunciato un leggero aumento della copertura". In ogni caso molte zone rischiano di rimanere scoperte. Sono ad esempio una quarantina i Comuni del bolognese che hanno richiesto negli anni passati al ministero le frequenze per trasmettere i canali televisivi. E ora spetta a loro l'aggiornamento dell'impianto, che puo' costare tra i 7 e i 10.000 euro. Poi ci sono gli abusivi, che magari hanno installato un antenna in cima a un albero o su un palo della luce: dopo lo switch-off non vedranno piu' nulla. E' esclusa comunque la costruzione di nuovi tralicci (a parte quelli programmati da tempo), perche' costano 50.000 euro e non si farebbe in tempo. La Regione chiede quindi a Provincia e Comuni di fare un censimento sul territorio, per verificare le zone che rischiano di rimanere scoperte con il passaggio al digitale terrestre. Gli enti locali dovranno anche farsi carico di informare i cittadini sui problemi a cui vanno incontro e dell'esistenza di una convenzione con Cna per gli interventi degli antennisti a prezzi scontati (al momento sono 65). Ai Comuni si chiede anche di attivare il volontariato per l'assistenza soprattutto agli anziani. Inoltre, sottolinea Mazzini, il livello alto di guardia andra' mantenuto contro le truffe, che "nelle altre regioni sono state tantissime". In molti, infatti, hanno approfittato dello switch-off per spacciarsi da antennisti o messi comunali e svaligiare le case. Non mancano pero' gli aspetti positivi. Il passaggio al digitale terrestre e' infatti l'occasione per bonificare gli impianti sul territorio ed eliminare qualche antenna. Per trasmettere la Rai, ad esempio, invece dei tre impianti che servono ora (uno per canale) dopo lo switch-off ne bastera' uno soltanto. Inoltre, il passaggio al digitale permette di abbassare di quattro volte la potenza delle emissioni. C'e' poi la questione del tg regionale, che al momento e' visto dal 65% della popolazione in Emilia-Romagna, mentre Rai3 e' ricevuta dal 100% degli utenti. Questo perche' in alcune zone della regione arriva il segnale del tg delle regioni vicine. Il passaggio al digitale terrestre sara' l'occasione per aumentare la percentuale di persone che vedono il tg Rai dell'Emilia-Romagna e Lepida e' gia' al lavoro in questo senso con l'emittente di Stato. I sindaci del bolognese non hanno accolto bene la notizia. Il sentimento generale e' di "fulmine a ciel sereno" e la preoccupazione principale e' non diventare oggetto dello scontento dei cittadini quando non vedranno piu' la tv. "Per noi e' impossibile destinare risorse, anche umane, per interventi sugli impianti- afferma Loretta Lambertini, sindaco di Granarolo- al massimo possiamo fare attivita' di informazione, ma non e' ruolo del Comune far vedere la tv. In ogni caso ci vuole cautela, per evitare di diventare corresponsabili di una scelta non nostra". La Provincia, dal canto suo, si e' impegnata a mettere a punto entro meta' luglio un kit di informazione omogeneo per tutti i Comuni.

sabato 5 giugno 2010

Europa 7 è il nuovo canale Nazionale

oggi 04-05-2010 assegnazione frequenza SFN a Europa 7. Con provvedimento del 9 febbraio 2010, al fine di definire il contenzioso in essere con la società Centro Europa 7 S.r.l., il Dipartimento comunicazioni del Ministero dello sviluppo economico, conformemente a quanto stabilito dall'art. 11, della legge n. 241/1990, ha determinato di stipulare un accordo integrativo avente reciproche iniziative concernenti l'esercizio dell'attività di radiodiffusione televisiva in ambito nazionale della stessa Centro Europa 7 S.r.l., che hanno comportato l'assegnazione di frequenze integrative nelle aree tecniche territoriali del Piemonte occidentale, Trentino-Alto Adige, Lazio e Campania nonché la previsione di successive assegnazioni nelle aree tecniche del Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Fonte: http://www.sebaimpianti.net/1/digitale_terrestre_892356.html

domenica 25 aprile 2010

Televisione interattiva per Alberghi

La televisione interattiva è basata da uno o più sistemi che gli permettono di interagire con l'utente finale quindi il fruitore. Questi sistemi possono essere interamente interattivi e quindi permettere al fruitore di scegliere in base alle singole esigenze svariati servizi, in questo caso le tecnologie più adatte sono sicuramente i sistemi IP-TV, questi infatti vengono gestiti da dei Server on-demand, che interagiscono con il fruitore, con questi sistemi è possibile veicolare programmi televisivi, Film pay TV, navigazione internet e servizi di qualsiesi genere. Normalmente questi sistemi, per la loro complessa struttura, possono avere dei costi veramente proibitivi, per questo motivo questi sistemi vengono adottati da grandi strutture Alberghiere e da Provider di telecomunicazione.

altri sistemi dai costi più abbordabili, in quanto sono soluzioni parzialmente interattive oppure monodirezionali (lato fruitore). Fra questi vi sono i sistemi propietari, esempio MySky e Mediaset on-demand, questultimo può mantenere la sua interattività soltanto mantenendo il sistema di protocollo originale il COFDM, quindi se si dovesse decidere di intraprendere la strada della Trasmodulazione e quindi convertire i segnali del Digitale terrestre in analogico per poter ricevere sui normali televisori, questi servizi non potrebbero essere più utilizzati.

Un altra alternativa di TV semi interattiva è quella detta TV-slider, in pratica è sempre una soluzione monodirezionale(lato gestore), quindi permette solo al possessore di decidere quali informazioni ho contenuti poter trasmettere, limitando il cliente fruitore a visionare senza aver nessuna interazione. Questi sistemi sono risultati molto economici è funzionali, normalmente il loro prezzo non viene determinato dalla grandezza dell Albergo o dai televisori posseduti.

L'utilizzo: In pratica permettono di inviare delle slider di informazioni ho video direttamente su un canale televisivo, per far questo è indispensabile utilizzare un apparecchio di tipo converter da predisporre dietro il computer è il gioco è fatto, a questo punto basta solo modificare il file di presentazione, per esempio inserire una sveglia con il buongiorno, oppure una guida turistica, una lista dei numeri utili dell'Albergo,le foto della struttura, gli orari e il menù del giorno e tanto altro.

Per far ulteriore chiarezza,abbiamo inserito un elenco di prezzi per servizi e tariffi dei sistemi sopra indicati.

Tariffe e prezzi: 1) Soluzioni IP-TV per Alberghi 30.000,00 Euro >60.000,00 Euro escluso assistenza.

2) Servizi Pay Tv consto installazione 4.000 > 10.000 Euro escluso il canone di abbonamento.

3) Sistemi Tv-slider ,compresi di installazione apparecchiature e interfaccia software 900 > 3.000 Euro.

4) Sistemi di trasmodulazione, questi sistemi normalmente vengono venduti per singolo canale 150 > 300,0 Euro.

Video esempio di un sistema da costi contenutiu,circa 1.000 Euro, che permette all'Albergatore di personalizzarlo e diffondere le sue Video-slider in tutti i televisori del suo albergo con risoluzione Pal e audio Stereofonico.

Sebaimpianti.net

sabato 10 aprile 2010

Televisori Samsung 3D - LCD.

Samsung Electronics ha avviato la produzione industriale di pannelli LCD 3D da 40″, 46″ e 55″. Le caratteristiche tecniche dichiarate sono il refresh a 240Hz ed una non meglio definita “Samsung patented technology”.Questi pannelli, a quanto pare, potranno funzionare con normali TV a LCD o LED. Samsung è uno dei principali produttori mondiali di pannelli LCD, pannelli che vengono poi montati anche su televisori di altre marche. La strategia industriale di questo produttore, quindi, potrebbero influenzare il mercato TV. Staremo a vedere. Fonte: www.sebaimpianti.net

Digitale Terrestre - Troppi canali trasmessi

Nelle aree già convertite al Digitale, si sono verificati problemi su alcuni televisori, dovuti all' elevato numero di canali, che si ricevono dalle antenne non canalizzate o (filtrate). Molti televisori samsung con DTT (digitale terrestre) incorporato presentano un piccolo difetto di fabbrica, purtroppo la maggior parte di queste televisioni risalgono al 2007/2008 quindi passati i 2 anni, non sono più coperti da garanzia. Il problema principale è che nel 2007 i suddetti già integravano il decoder digitale terrestre, e in Italia non era ancora diffuso completamente il DTT. In questo articolo prendiamo in considerazione il modello SAMSUNG LE32S86BD. La descrizione del difetto è la seguente: In seguito alla sintonizzazione automatica la televisione non mantiene in memoria i canali trovati allo spegnimento/riaccensione. Il motivo è il seguente: il firmware SAMSUNG distribuito nel 2007/2008 non permette di memorizzare più di 120/150 canali. Le soluzioni sono: Aggiornare il firmware del televisore (ma non risulta semplice in zone ancora completamente coperte dal segnale) quindi si consiglia di effettuare la sintonizzazione dei canali manuale non superando la soglia dei 120/150 canali. Le soluzioni sono state testate, e sono funzionanti su tutti i modelli affetti da questo difetto.

venerdì 9 aprile 2010

Digitale terrestre in Emilia Romagna

Il digitale terrestre presto anche a Reggio REGGIO. Un anno giusto. Tanto manca all'arrivo della «rivoluzione» del digitale terrestre nella nostra regione. Dodici mesi per capire di cosa si tratta e adeguarsi al cambiamento per non ritrovarsi di fronte a uno schermo nero, inanimato, in seguito allo «switch off» dell'analogico. Certo tra termini in inglese e informazioni approssimative raccapezzarsi non è facile; molte persone, anziani in primis, sono disorientati e rischiano di perdere il passo. A chi rivolgersi? Cosa fare? Cosa acquistare? Di fronte a un passaggio epocale per la televisione, occorre non dare niente per scontato. Per fare un po' di chiarezza, proponiamo le domande più frequenti, e le risposte.Cosa sta succedendo?Il passaggio dal sistema televisivo analogico a quello digitale, meno soggetto a disturbi di trasmissione e di maggiore qualità.E' obbligatorio per tutti?Sì, dalla seconda metà del 2010 non sarà più possibile vedere la televisione senza disporre di un decoder. Non si tratta di un abbonamento aggiuntivo, ma di un obbligo per chiunque voglia vedere la televisione.Cosa bisogna fare?Ogni televisore deve essere dotato di un «decoder». Ci sono due possibilità: comprare un televisore di ultima generazione con il decoder già al suo interno (per legge da marzo tutti i televisori in vendita devono essere di questo tipo) o comprare un decoder a parte, una specie di scatola solitamente rettangolare, da collegare al proprio televisore.Quanti tipi di decoder esistono?Principalmente due tipi. Uno, all'incirca da 30 euro, permette di vedere i cosiddetti «canali in chiaro», cioè Rai, Mediaset, La7 e trasmissioni locali: in poche parole quello che si vede ora accendendo una qualsiasi tv. L'altro, dai 70 euro in su, predisposto anche a ospitare le schede dei servizi a pagamento come Mediaset Premium e Dahlia Tv, che offrono altri canali come film in prima visione tv o partite di calcio. A più di 150 euro, si trovano poi registratori dvd con decoder incluso, due funzioni diverse in un unico strumento. Vale anche per la montagna?No. Nelle zone dell'Appennino il segnale del digitale terrestre non arriva. E' stata studiata per questo l'apposita tessera di Tv Sat che permette di vedere i canali normalmente accessibili con il digitale come la Rai, Mediaset e La7, sul satellitare. Sono necessari la parabola, un apposito decoder e la smart card, proprio come è al momento per ricevere le trasmissioni di Sky. Attenzione, queste tre emittenti non saranno più visibili tramite Sky (che continuerà a offrire le sue trasmissioni sul satellitare a pagamento), ma solo tramite la piattaforma gratuita Tv Sat.In città basta il decoder per vedere la tv?No. Prima di acquistare il decoder è necessario controllare la propria antenna. Se non è recente e non ha la predisposizione, deve essere sostituita o dotata di appositi filtri. Senza un controllo dell'antennista, il rischio è di non vedere bene i canali pur avendo il decoder.Ci sono offerte su tv, decoder e abbonamenti?Sono molteplici le offerte che si rincorrono tra Mediaworld, Expert, Comet, Ipercoop e piccoli rivenditori. Si possono trovare prezzi agevolati per televisori (con decoder già inserito) e decoder, e per gli abbonamenti ai canali a pagamento come Mediaset Premium. Con l'acquisto di alcuni decoder da più di 70 euro sono già compresi due mesi di accesso libero ai programmi pay per view. Fonte: La Gazzetta Di Reggio

lunedì 5 aprile 2010

Finalmente l'ADSL arriva ovunque e a costi davvero convenienti.

Sistema Bidirezionale Satellitare , il sistema è ideale per garantire l' ADSL o servizi telefonici, in zone completamente scoperte da servizi di infrastrutture telefoniche e di rete mobile.Il sistema grazie all'utilizzo di un' antenna parabolica, permette di usufruire con la massima qualità, dei servizi ADSL e Voce con la garanzia di una banda costante di 3,6 Mb/s in ricezione e 512Kb/s in trasmissione, espandibile fino a 10Mb/s. Con questo tipo di tecnologia sarà possibile, stabilire connessioni internet provviosorie o definitivi, in qualsiesi luogo, Un esempio di applicazione del sistema è la realizzazione di reti PVR o intranet provvisorie, per eventi, fiere e conferenze.Fra i servizi offerti, vi sono: Connettività ADSL a 3,6Mb/s (a partire da 29,50 Euro al mese), KYT gratuito (parabola e modem) . L'offerta e valida fino ad esaurimento scorte, inoltre fino al mese di Aprile l'installazione standard, ti costerà soltanto 199,0 € + iva .Servizio Telefonico fisso VoipServizio Wi-Fi Bundle TV+Fonia-Dati . Per le zone con copertura scarsa o assente, proponiamo un servizio che consente di usufruire con la massima qualità,di tutti i servizi a oggi più usati ,quali: Internet ADSL , Telefonia Voip, Telefonia Mobile, Televisione Satellitare e Digitale terrestre. Altre informazioni: http://www.sebaimpianti.net/1/adsl_satellitare_988389.html

Digitale terrestre per Alberghi e Hotel.

Digitale Terrestre, guida per gli Alberghi. La data dello switch-off in Emilia Romagna, si sta rapidamente avvicinando. Entro il 21 ottobre 2010 ogni camera d’hotel dovrà essere dotata di decoder digitale terrestre o tv con decoder integrato. Un investimento che può rivelarsi molto oneroso e spesso poco pratico per clienti che abbiano poca dimestichezza con le nuove tecnologie. Fortunatamente, grazie alla conoscenza di innovative tecnologie, siamo oggi in grado di proporVi una soluzione economica ed efficace per adeguare la Vostra struttura alberghiera al digitale terrestre. Attraverso l’installazione di un’apposita centralina, i canali trasmessi in digitale terrestre risulteranno visibili in tutte le camere dell’Hotel senza introdurre scomodi decoder o sostituire televisori. Il nostro sistema garantisce la ricezione dei canali in chiaro, del digitale terrestre, anche nelle zone d' ombra, ovvero non coperte dal segnale televisivo tradizionale. Richiedi ulteriori informazioni. http://www.google.com/url?sa=D&q=http://www.sebaimpianti.net/1/broadcasting_959818.html&usg=AFQjCNEHmHAlBmD58dQ_b5eZ70ETq6bI4A